martedì 8 maggio 2012

Colui che non deve essere nominato ... altrimenti rido

Lavoro in una piccola azienda di soluzioni informatiche per le piccole e medie imprese. In questi giorni ci stiamo occupando di installare un mail server all'interno di questa azienda che lavora nella green economy. E fin qui tutto bene.

Il contratto prevedeva l'installazione solo di questo server e di poche altre cose. Un lavoro semplice, pulito e fatto con perizia. Le ultime parole famose.

Il titolare, un ragazzo tra i 30 e 40 anni, molto alla mano nasconde però un oscuro segreto: la voglia di conoscenza.

E fu cosi che due giorni dopo la fine del nostro lavoro (il server funzionava tranquillamente, nessun problema), iniziano le telefonate da questa persona che vuole sapere come si fa una cosa, se non era meglio farla in un altro modo, come si cambia il colore di non si sa quale oggetto all'interno del client di posta e tante altre domande che praticamente non centrano niente con il mail server ma che vengono fatte, questo almeno secondo noi, per due motivi:

  1. effettivamente per imparare qualcosa via telefono (consulenza pagata o a scrocco non lo so)
  2. per passare un po' di tempo al telefono a farsi raccontare le storie...
Siamo andati avanti cosi per mesi. Certo non chiamava tutti i giorni proprio, ma si può dire un giorno si e due no e sempre quando mancava circa una 15ina di minuti scarsa alla fine dell'orario di lavoro.

In poco tempo è diventato "Colui Che Non Deve Essere Nominato" come il cattivone di Harry Potter, solo che di cattivo non ha niente, anzi ci dona un po' di ilarità che male non fa di sicuro.

martedì 10 gennaio 2012

Il proprio posto di lavoro: lo senti o no?

Oggi parliamo un po' di attualità, o meglio proprio della vita in generale che avete in ufficio. E voi come vivete in ufficio? Lo sentite vostro come una specie di seconda casa (o terza) ?

Beh leggendo in giro per internet tanti blog di altre persone, si evince il fatto che tutto dipende dal periodo futuro che si dovrà passare in ufficio. Mi spiego meglio: colui che sa di avere solo 3 mesi di contratto vede il posto di lavoro come un luogo che tempo 3 mesi diventerà estraneo.

Colui invece che sa, di sicuro, che dovrà passare in quel posto di lavoro, o comunque in un molto simile, tutta la sua vita fino al raggiungimento della pensione, lo considera più come una seconda casa ed inizia a tenerci in modo affettuoso e arredarlo/modificarlo per renderne la permanenza piacevole e quindi lavorare anche meglio.

E proprio da come una persona sente il proprio posto di lavoro che reagisce in modo diverso alle situazioni, a volte divertenti a volte assurde, che possono accadere ogni giorno in ufficio.

E voi come vedete il vostro posto di lavoro?

martedì 18 ottobre 2011

L'arrivo del caldo e la guerra tra chi vuole il condizionato e chi no

Ogni anno nel nostro ufficio, con l'arrivo della bella stagione e del caldo afoso, si attacca il condizionatore. I condizionatori non sono centralizzati, e vengono attaccati nelle diverse parti dell'ufficio a seconda delle decisioni degli utenti.

Di solito chi non vuole il condizionatore, perché gli da fastidio alla gola o simili, si trasferisce in una parte dell'ufficio diversa da quelli che lo preferisco. Tuttavia non sempre avviene una cosa del genere, molte volte bisogna rimanere alla propria scrivania e, come si suol dire, "mangiarsela".

E' arrivato però il giorno che due colleghi di lavoro, non proprio amici, anzi il contrario, lavorassero sotto lo stesso condizionatore, e avvenne il disastro: uno accende, l'altro spegne, uno accende, l'altro spegne... e via... accendi, spegni, accendi, spegni...

Saranno andati avanti cosi per 10 minuti, finché la rabbia ha avuto il sopravvento e hanno cominciato a menarsele di santa ragione. e da li è successo il finimondo: gente che incitava al combattimento, donne che strillavano, gente che rideva, altri che piangevano, finché un bel momento è uscito il capo ufficio e vi faccio solo immaginare quello che è successo.

E' proprio vero che il caldo (e anche il freddo) danno alla testa!

mercoledì 31 agosto 2011

È nato "Che vita in ufficio!"

Benvenuti nel nuovo blog dedicato alla situazioni divertenti o meno che possono accadere in ufficio.

L'ufficio o comunque il posto di lavoro è dove, nella maggior parte dei casi, si passa il maggior periodo della giornata. A poco a poco, l'ufficio diventa quasi una seconda casa, anche se non è detto che sia una casa piacevole.

L'obiettivo di questo blog è quello di concentrare tutte le storie strambe, divertenti, tristi e coinvolgenti che si sono succedute nel posto di lavoro, per esempio litigi tra colleghi o storie d'amore tra colleghi, zuffe, situazioni divertenti, problemi con il capo, rivincite con i dirigenti e molto altro ancora.

Attualmente ne abbiamo già un po' in mente, basti pensare la storia dell'impiegato ubriaco che si è presentato al lavoro con nonchalance, o la zuffa tra due colleghi per decidere se tenere acceso o spento il condizionatore.

Di storie da raccontare ce ne sono davvero tante, non vi resta che seguire questo blog!